Cboe futures trading bitcoin

È una notizia molto importante: per la prima volta titoli relativi ai bitcoin vengono scambiati su un mercato ufficiale e regolato. Per comprendere cosa significa questo passaggio bisogna avere chiare almeno due cose: come funzionano i bitcoin e cosa sono cboe futures trading bitcoin futures.
Ai residenti negli Stati Uniti non è consentito negoziare future non statunitensi, a meno che il prodotto non abbia ottenuto l'approvazione della CFTC per il trading da parte dei residenti negli Stati Uniti.
Partiamo da questi ultimi, che sono i più semplici. Cosa sono i futures?
Se invece la sua previsione si rivela sbagliata, la perdita sarà mitigata dal fatto che il carburante continua a costare poco. I futures, quindi, vengono spesso utilizzati come strumento per assicurarsi contro le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime ma anche delle monete e di moltissime altre cose. La possibilità di scambiare futures sui bitcoin significa che sarà possibile scommettere sul loro valore nel prossimo futuro su un mercato regolamentato la CBOE, appunto.

Gli investitori potranno cercare di assicurarsi contro una eventuale diminuzione nel prezzo dei bitcoin, ma potranno anche scommettere per guadagnare dalla fluttuazione del loro prezzo. Non è necessario possedere bitcoin per acquistare futures basati sul loro valore.

Soltanto i futures legati al prezzo dei bitcoin saranno scambiati alla borsa di Chicago; i bitcoin — come vedremo tra poco — vengono scambiati con un altro sistema. Attualmente i bitcoin valgono 18 mila dollari, 18 volte quello che valevano lo scorso gennaio. Il valore di riferimento dei bitcoin utilizzato dalla borsa di Chicago sarà quello mostrato dalla piattaforma di scambio Gemini, una delle principali piattaforme usate per scambiare bitcoin.
La commissione ha avvertito i potenziali investitori che i futures saranno probabilmente soggetti a forti variazioni e volatilità nel loro prezzo, e quindi sono da considerare uno strumento molto rischioso.

Ma che cosa sono i bitcoin, quindi? Non vengono stampati da una banca centrale e non sono controllati direttamente da nessun governo. Non sono nemmeno universalmente accettati e soltanto un ridotto numero di negozi, soprattutto online, li utilizza per le transazioni.
Si calcola che ogni giorno vengano creati 3. Attualmente ce ne sono in circolazione circa 16,5 milioni.

Questo incredibile aumento di valore ha portato molti a cominciare a prendere i bitcoin sempre più sul serio; altri invece sono diventati ancora più scettici, temendo che questo aumento di valore non sia altro che una bolla destinata a sgonfiarsi.